Provenienza e autenticità sono due delle principali tendenze che guidano la crescita nel settore alimentare e delle bevande. I consumatori sono sempre più interessati non solo alla trasparenza della filiera per motivi ambientali, ma anche a prodotti alimentari e delle bevande che raccontano una storia, forse ancorata al patrimonio e alla fiducia, e forse ancora realizzati in modo tradizionale e artigianale. Il successo della birra artigianale, che ha portato alla proliferazione di microbirrifici ovunque, offre solo un assaggio delle opportunità che la provenienza e il posizionamento di specialità potrebbero offrire ai creatori di alimenti e bevande. Secondo una recente ricerca di Innova Consumer Survey, sei acquirenti globali su dieci sono interessati a saperne di più sulla provenienza del loro cibo, e questo è solo parzialmente collegato al consumismo etico . Gli ingredienti di provenienza creano fiducia, forniscono autenticità e credibilità e offrono esperienze e storie uniche a consumatori confusi, alla ricerca di nuovi entusiasmanti percorsi di gusto in un’epoca di ripetuti lockdown.
I consumatori sono sempre più alla ricerca di storie uniche e affascinanti dietro i loro prodotti alimentari e bevande, come “raccolti a mano”, o un focus su regioni specifiche (origine esclusiva), o varietà speciali. Ciò non è solo legato alla necessità di alimenti più trasparenti, ma anche alla necessità di esperienze di gusto premium in un’epoca in cui viaggiare è difficile e l’accesso a luoghi lontani è spesso limitato se non precluso.
I consumatori viaggiano attraverso le loro papille gustative da mesi ormai, per evitare la stanchezza alimentare e trovare una via di fuga gratificante dallo stress di un mondo pandemico. Ciò ha portato a nuove opportunità non solo per i sapori tropicali, ma anche per tutto ciò che è etnico ed esotico, compresi i piatti a base vegetale con un tocco esotico. La cucina asiatica in generale ha conquistato nuove quote di consumatori durante la pandemia e l’impennata dei servizi di consegna a domicilio. Ma anche la cucina sudamericana ha funzionato bene, come basi turche e mediorientali: quando le persone non possono viaggiare fisicamente, tendono a esplorare luoghi lontani, affascinanti e intriganti attraverso i loro gusti e le loro consistenze.
Le vendite di prodotti biologici e Fairtrade sono aumentate vertiginosamente dopo lo scoppio del Covid-19, in linea con il consumismo etico e le tendenze dell’economia circolare, e con la necessità di trasparenza nell’approvvigionamento e nella lavorazione. Le crescenti tendenze a mangiare a casa, insieme alle preoccupazioni sulla salute personale e l’immunità, hanno contribuito fortemente alla crescita della categoria. La crescita dell’etichettatura e dell’approvvigionamento di prodotti biologici e Fairtrade risponde alle preoccupazioni dei consumatori sull’origine delle materie prime e sui canali di fornitura ed è collegata a un crescente interesse per la regionalità e gli acquisti locali. Secondo New Hope Network, “l’attrattiva dei prodotti biologici per i millennial e gli acquirenti della generazione Z si estende ora oltre le loro famiglie e non si limita a questioni di cibo e agricoltura. Scelgono anche alimenti biologici per le sue pratiche di benessere umano e animale e per la sua sostenibilità e le storie trasparenti della filiera”.