Quali sono le tendenze emergenti nel settore alimentare e delle bevande per l’autunno 2021?

Tendenze

6 Settembre 2021

Manca poco più di un mese all’autunno: cosa dobbiamo aspettarci dal mondo degli ingredienti, delle abitudini di consumo e degli stili di vita? Dopo un anno e mezzo decisamente stressante, una ripresa a singhiozzo e grandi cambiamenti nel modo di gustare il cibo, soprattutto fuori casa, il mercato torna decisamente sui temi del “comfort”, del benessere – inteso anche come coccola verso noi stessi -, del naturale come risposta al troppo processato e “artificiale”.

Partiamo dalle bevande alcoliche: il “NoLo” nell’accezione di zero o basso contenuto alcolico è destinato a crescere di importanza nei mercati non anglofoni, e rappresenta un’opportunità di differenziazione, soprattutto per il settore della birra, duramente colpito dalla pandemia e dal blocco forzato dei consumi on-trade. Accanto al ‘NoLo’, assisteremo a una crescente incidenza di opzioni ‘better-for-you’, con riduzione del contenuto di zucchero e posizionamento più salutare, come i cocktail a base di liquori alle erbe (aperitivi e/o digestivi), i cocktail a base di gin e la differenziazione del settore, con una crescente tipicizzazione delle note erbacee o speziate dominanti, e un ritorno delle bevande a base di vino, in particolare vino rosso, notoriamente più salutari. È inoltre prevedibile che vivremo la “coda lunga” degli aperitivi da lockdown e Zoom, con un aumento delle proposte di aperitivi e cocktail già pronti per il consumo domestico.

Il mondo delle bevande analcoliche, oltre al rafforzamento del trend “free-from”, conoscerà un crescente spostamento verso colori naturali e prodotti con claim e posizionamento salutistici, in particolare per il rafforzamento del sistema immunitario e del benessere generale dell’organismo. Ci sarà anche una più ampia varietà di cocktail analcolici a base di succhi per un consumo più adulto e differenziato.

Nel mondo del cibo, la tendenza dell’anno – e anche per il 2022 – è senza dubbio quella vegetale, come conseguenza della crescente attenzione al benessere non solo personale ma anche ambientale. Con la crescente consapevolezza dell’impatto ambientale e climatico del consumo di carne, il mercato delle proteine ​​vegetali è destinato a crescere in modo esponenziale nel prossimo futuro e potrebbe rappresentare fino al 10% del mercato proteico globale entro il 2030, con un valore stimato di 162 miliardi di dollari. Le alternative vegetali agli hamburger (vitello e manzo) e alle salsicce (maiale) sono innumerevoli, con il 2021 che sarà l’anno delle alternative vegetali al pollo (in particolare i “nuggets”). L’autunno e l’inverno vedranno una proliferazione di sostituti vegetali del pesce (dai bastoncini impanati al “tonno vegetale”) e crescenti investimenti in alternative vegetali al formaggio, aiutati dalla crescente incidenza dell’intolleranza al lattosio tra i consumatori.

Nei settori alimentari più tradizionali aumenteranno le opzioni low carb, sulla scia della rinascita delle diete chetogeniche: la pasta “non pasta” a base di legumi e il cavolfiore, che si sta rivelando un prodotto duttile e perfettamente adatto a essere trasformato in gnocchi, base per pizza o contorno (al posto del riso).

Gli ingredienti top da tenere d’occhio in questo autunno alle porte? Erbe aromatiche, radici e soprattutto funghi: ingredienti semplici e antichi, ma ricchi di nutrienti e molto adattabili a diverse preparazioni, dai primi piatti ai piatti unici, dalle ricette più “fusion” alla riscoperta di antiche tradizioni culinarie. E tradizione è sicuramente una delle parole chiave dell’autunno, come sempre accade dopo periodi di incertezza e difficoltà: il ritorno agli antichi sapori, la riscoperta delle “cose fatte in casa”, le ricette della nonna, saranno leve promozionali sempre più evidenti.

Anche nel settore dolce, e in particolare in quello delle feste/ricorrenze (cioccolato, prodotti da forno, dessert), vedremo convergere tendenze come premium, origine degli ingredienti, tradizione, semplicità. Panettone “alla vecchia maniera” con uova fresche da galline allevate a terra, lievitazione lenta, farine antiche macinate a pietra, limone di Sorrento e vaniglia biologica del Madagascar, per esempio.

Ultimo ma non ultimo, uno sguardo ai colori: quali domineranno l’autunno 2021? Continueremo a vedere toni accesi e vivaci, all’insegna dell’ottimismo e della speranza? Sembra di sì, ma con un rinnovato interesse non tanto per il colore in sé, quanto per il modo in cui interagisce e si fonde con gli altri colori. Possiamo quindi dire che la tendenza che osserveremo questo autunno è quella dell’armonia e dell’equilibrio.

Secondo le previsioni Pantone®, il giallo brillante, simbolo di ottimismo e promessa di un futuro migliore, sarà ancora il colore dominante nella seconda metà dell’anno, arricchito dal blu cobalto ispirato alla libertà e alla vastità del mare, dal verde brillante ispirato alla vita all’aria aperta, riferimento post-pandemia. Tornerà anche il rosso vibrante, foriero di rinnovato dinamismo ed entusiasmo.

Nactarome
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